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Spiagge: 10 semplici azioni di impatto positivo per tutelarle

Martina Moretti Giugno 11, 2020 No Comments

L’estate post pandemia sarà diversa rispetto a quelle che ci ricordiamo, mascherine, plexiglas, distanziamento fisico, regole per gli “sport da spiaggia”, app per prenotare gli ombrelloni.

Spiagge del Lazio

Alcune associazioni ambientaliste del Lazio hanno preparato un decalogo di comportamenti virtuosi per proteggere e tutelare le nostre spiagge, sulla scia di quello già presentato per i litorale toscano.

Nella nota, si legge che, la situazione delle spiagge laziali è la stessa in cui versano quelle della Toscana: per tutelare il patrimonio ambientale serve quindi mettere in atto azioni concrete e comportamenti virtuosi in un percorso da avviare attraverso un raffronto tra le amministrazioni regionali, comunali e cittadinanza.

Le indicazioni, fornite da Italia Nostra Lazio, Legambiente Lazio, Lipu e Wwf Litorale Laziale serviranno a proteggere gli ecosistemi, vediamole insieme.

Il decalogo

  • 1) Non un metro in più di concessioni balneari a scapito delle spiagge libere.
  • 2) Nella preparazione delle spiagge, sia fatta particolare attenzione alle situazioni di nidificazione di specie rare di avifauna dal momento che quest’anno grazie al lockdown hanno riconquistato zone loro prima interdette dalla presenza antropica.
  • 3) No a ingiustificabili ipotesi di sanificazione chimica delle spiagge.
  • 4) Limitazione drastica della pulizia meccanica delle spiagge, che arreca gravissimi danni a vegetazione e fauna e accelera i processi di erosione delle dune, e si proceda invece con campagne organizzate di pulizia manuale.
  • 5) Realizzazione di pulizie meccaniche nelle sole aree in concessione e limitatamente alle zone direttamente interessate da ombrelloni e sdraio e/o negli spazi immediatamente antistanti.
  • 6) Rimozione dei rifiuti, soprattutto plastici, con particolare cura nei primi metri dalla linea di battigia, e mantenimento integrale invece del legname spiaggiato nella restante parte dell’arenile fino al piede dunale, pratica che aiuterebbe il ripascimento delle spiagge riducendo l`erosione costiera.
  • 7) Ribadire l’importanza del materiale organico spiaggiato, informando i bagnanti che la pratica ludica di realizzare capanne col legno spiaggiato disturba organismi utili per l’ecosistema costiero che vivono al suo interno (larve di coleotteri, imenotteri, etc.).
  • 8) Nelle spiagge libere si utilizzi esclusivamente la fascia afitoica, con divieto di calpestare tutte le zone colonizzate da piante e/o da depositi di materiale naturale.
  • 9) Siano tutelate le zone di maggior pregio naturalistico (limitandone gli accessi, sulla base di una precisa capacita` di carico), in particolare i litorali compresi in Aree Protette o in Siti Natura 2000.
  • 10) Per le spiagge di maggior valore naturalistico, si studino soluzioni di allontanamento degli accessi stradali, rendendone la fruizione possibile soltanto a seguito di percorsi ciclo-pedonali impegnativi


“Un’occasione di sensibilizzazione ambientale di massa”

Le associazioni rinnovano infine il loro impegno e la loro disponibilità a dare il proprio contributo nel tavolo permanente di confronto con Anci, Regione Lazio e imprenditori balneari.

Questo per condividere un sintetico decalogo sui comportamenti da tenere o evitare nella fruizione delle spiagge, da inserire nella cartellonistica e/o comunque nelle attività di comunicazione variamente connesse all’emergenza sanitaria in corso.

Le coste e con esse gli ecosistemi costieri, sono una risorsa fondamentale, è compito di tutti noi tutelarle e proteggerle.

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